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Dal paesaggio di incredibile dolcezza delle colline si passa all’asprezza delle montagne attraversate da suggestive gole.
Il gruppo dei Monti Sibillini, divenuti parco nazionale nel 1993,si estende per 70.000 ettari e comprende 16 comuni marchigiani e due umbri. Tutto il territorio compreso dal Parco dei Sibillini riserva inaspettati scenari che sorprendono ed affascinano in maniera indimenticabile.
La fioritura di Castelluccio, i Piani di Ragnolo, le sorgenti del fiume Ambro, le Gole del Fiastrone, i laghetti di Palazzo Borghese sono meta di turisti ed escursionisti che ogni anno scelgono questo territorio per l’incredibile varietà dei paesaggi, della flora e degli ambienti naturali, in cui è ancora possibile incontrare falchi, gufi, volpi, istrici, caprioli…
Numerosi sono i rilievi montuosi che superano i 2000 metri, tra cui il monte Vettore che ospita il lago di Pilato, piccolo bacino lacustre. Solo nelle sue acque vive il chirocefalo del Marchesoni, minuscolo crostaceo giunto fino a noi dall’era glaciale adattandosi ai vari cambiamenti climatici che si sono succeduti.
Poco distante il Monte Sibilla che ospitò la Maga Alcina citata nelle opere di Antoine De La Sale, che nel 1420 visitò la grotta della Sibilla lasciandoci testimonianza scritta ne “Il Paradiso della regina Sibilla”.
Tra queste montagne restano numerose testimonianze di un intreccio storico culturale tra sacro e profano che si ritrova nei toponimi : Gole dell’Infernaccio ed Eremo di San Leonardo, lago di Pilato e cima del Redentore…
Le nostre montagne, i nostri luoghi, i nostri paesi, i nostri sapori costituiscono l’ideale attrattiva per storici, naturalisti, religiosi, escursionisti, rocciatori e buongustai, ma anche per quanti vogliono semplicemente goderne la tranquillità e ritrovare antiche emozioni in luoghi dove il tempo sembra aver ripreso il giusto ritmo della natura.
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